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Itinerario del Tufo


Sorano

Il borgo di Sorano, arroccato su una rupe tufacea, si affaccia sulla profonda valle del fiume Lente.

E' un paese da scoprire passo dopo passo, percorrendo i vicoli del centro e osservando i panorami scoscesi che appaiono quasi improvvisamente tra le mura. In questo antico paese e' possibile ammirare edifici di rara bellezza: dalla mastodontica Rocca degli Orsini, che lo sovrasta dall'alto, alle perle del centro storico, come la Torre dell'Orologio, la Chiesa di S.Niccolo', il Palazzo Comitale, il Masso Leopoldino, la Porta dei Merli.



L'insediamento rupestre di San Rocco

Come accade in altri luoghi della zona, sull'alta rupe che guarda Sorano si ritrovano le grotte ed i reperti di un insediamento rupestre di origine medievale. Cavita' e sentieri incisi nel tufo ed affaccati sul dirupo del torrente costituivano in secoli lontani un centro abitativo, che oggi e' possibile visitare seguendo un percorso guidato, che comprende una splendida terrazza panoramica da cui e' possibile ammirare Sorano.


Sovana

Citta' etrusca, romana, medioevale, culla degli Aldobrandeschi e patria di Gregorio VII, e' avvolta nella ricca vegetazione tipica di questa zona e difesa da una cinta di mura sulle quali domina la Rocca Aldobrandesca.

Nella splendida piazza si ergono notevoli monumenti come il Palazzetto dell'Archivio, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Bourbon del Monte, la Loggia del Capitano, la piccola e attraente Chiesa di Santa Maria con il ciborio del IX secolo, quella diroccata di Mamiliano, santo dragoctono che la tradizione sovanese vuole precipitato in una botte di chiodi.




La Necropoli Etrusca

Poco lontano dal centro abitato, nelle fenditure delle colline tufacee, troviamo la grandiosa necropoli rupestre etrusca con la tomba della Sirena, la Tomba Ildebranda, la Tomba del Sileno, dei Colombari, la Tomba Pola.




Saturnia

Antica citta', secondo alcuni studiosi antecedente addirittura al periodo etrusco, celebre per le acque termali dalle importanti proprieta' terapeutiche, gia' conosciute al tempo degli etruschi. Al di sotto del piccolo altopiano su cui risiede il centro sgorga la cascata termale naturale, molto apprezzata e frequentata durate tutto l'anno, sotto la quale e' incantevole lasciarsi cullare dalle acque calde in una delle tante mini-vasche calcaree presenti, magari al chiaro di luna.

Le Terme di Saturnia

L'acqua della sorgente termale, ad una temperatura costante di trentasette gradi, e' una culla di tepore anche nella notte o in stagioni meno favorevoli rispetto alla piena estate.

Il centro storico di epoca Romana e Medievale

Saturnia non e' solo centro termale. Circondato da una grande cinta muraria medievale, il paese conserva vestigia di epoca romana, come i resti della via Clodia, un frammento di mura a struttura poligonale ed alcune strutture basali in marmo.

A ridosso delle mura si apre la porta ad arco detta "Porta Romana", sulle pietre della quale restano i segno del passaggio del leggendario Orlando. Nelle vicinanze della cittadina, inoltre, in un'ambiente suggestivo e selvaggio, e' possibile addentrarsi a esplorare la necropoli etrusca.

Risalendo lungo l'antica via romana si intravede dal basso la Rocca di Saturnia, denominata anche Castello Ciacci, edificato nel XV secolo sui resti della Rocca Aldobrandesca, e restaurato nel 1929.


Pitigliano

Lo splendido paesaggio naturalistico fa da cornice ai resti delle civilta' che l'hanno abitato, come gli Etruschi e i Romani, frammisti alle tracce del periodo Medioevale. Nucleo di grande e vario interesse monumentale, con l'acquedotto ursineo, la fontana e il Duomo rinascimentali, la Chiesa di San Rocco a Capisotto, il pilastro degli Orsini carico di simboli alchemici, come il pozzo e il portale nell'elegante cortile della fortezza (attuale sede vescovile). Da non dimenticare la cultura e le tradizioni ebraiche che danno a questo paese l'appellativo di "Piccola Gerusalemme"; da visitare il quartiere ebraico con la sinagoga. All'ingresso del paese i ruderi della Chiesa di San Francesco, con di fronte il Santuario della Madonna delle Grazie.

Il quartiere ebraico

La cultura e le tradizioni ebraiche, ben radicate in Pitigliano, hanno fatto assegnare a questo paese l'appellativo di "Piccola Gerusalemme".


Vitozza

Ad est di Sorano, nel parco archeologico delle Citta' del Tufo, dall'interno della frazione di San Quirico si imbocca una strada che, superato uno stretto ponticello, prosegue incisa nella costa di un lieve dirupo. Seguendone il corso si vengono a scoprire, una dopo l'altra, una serie quasi interminabile di grotte (oltre 200), scavate nel tufo, piccoli e grandi ambienti di un insediamento rupestre che dall'epoca medievale continuo' ad esistere sino al XVI secolo. Famiglie contadine e allevatori scolpirono nel tufo rudimenti abitativi come piani di cucina, armadi, giacigli, angoli di culto. Echeggiano in questo luogo le atmosfere di una moderna favola di Tolkien, un popolo nascosto nella terra.




Itinerario dell'Amiata


Monte Amiata

Il Monte Amiata, con i suoi 1734 metri, e' il rilievo piu' importante della Toscana meridionale.

S'innalza come una cattedrale in mezzo a dolci colline, irradiando un'atmosfera magica, spirituale. Gli Etruschi ne fecero il loro Olimpo, la sede del dio Tinia, i Longobardi lo chiamarono Heimat, Patria. Tra la sua gente, alla meta' dell'Ottocento, si diffuse la religione giurisdavidica del Santo David, un curioso connubio di elementi cristiani e socialisti; tuttora vi trova alloggio la comunita' buddista di Merigar, meta del Dalai Lama nei suoi viaggi in Europa.


I colori delle stagioni sul Monte Amiata

Splendida in ogni stagione, che sia coperta di neve o che rosseggi per la muta delle foglie, che rifletta le mille varieta' di verde dei suoi boschi, la montagna e' punteggiata di paesi che un tempo dovettero la loro prosperita' alle miniere ed alla geotermia, ed oggi ad un turismo di qualita' che fa perno sull'ottimo vino, sull'eccellente olio e sulla castagna, e sugli sport invernali, dotata com'e' di un efficiente rete di piste, impianti e strutture alberghiere. La cosiddetta Fascia dell'Olio che confina con la Val d'Orcia e che comprende i Comuni di Castel Del Piano, Seggiano e Arcidosso sta diventando un'ambita nuova frontiera per il turismo enogastronomico.

Leggende

La Mano di Orlando

Orlando, nipote di Carlo Magno, nella battaglia contro Sovana, perduto il primo attacco alla cittadina si fermo', deluso ed irato, a pregare vicino ad un grande masso a Pian della Madonna, poco fuori di Sovana.

E mentre era in raccoglimento strinse con la mano del guerriero la gigantesca pietra di tufo... e la sua possanza e' ancora oggi visibile nella forma di un pugno incisa indelebilmente nella roccia. Questa e' la leggenda...





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